Cosa vuol dire blue notes: il significato del termine nel mondo della musica, utilizzato in particolar modo nel mondo del blues.
Il glossario musicale è ricco di termini che spesso vengono utilizzati anche in altri contesti, ma con accezioni differenti. Lo stesso significante può avere infatti significati diversi a seconda dell’uso che se ne fa. Per questo motivo è bene cercare di approcciarsi al mondo della musica con una conoscenza precisa del vocabolario, al fine di evitare fraintendimenti o errori. Proviamo a fare chiarezza e scopriamo il significato delle parole della musica: oggi approfondiamo il significato di blue notes.
Blue notes: cosa sono
Le blue notes, dette anche “worried” notes, sono note musicali utilizzate principalmente nella musica jazz e blues. Di cosa si tratta? Del quarto grado innalzato della scala melodica minore, in grado di creare una sensazione di nostalgia e tristezza nella musica di origine afroamericana. Derivano dalle scale non temperate utilizzate dagli schiavi afroamericani e sono centrali nell’ambiguità tonale del blues e della musica folk.
Queste note sono spesso utilizzate con accordi major per creare un’atmosfera di indefiniteness tonale. Le tecniche per eseguire le blue notes variano ampiamente tra i musicisti, tra cui l’uso di portamento, glissando e bending. Ma da cosa deriva il loro nome? Il termine “blue” in inglese si collega non solo al colore blu, ma a un senso di nostalgia e tristezza tipico di questi generi musicali di estrazione afroamericana.
Esempi di blue notes
Sono vari gli esempi importanti di utilizzo di blue notes all’interno di molti standard blues e jazz. Alcuni dei più famosi possono essere rintracciati in Theme from Peter Gunn di Henry Mancini, in cui la linea del basso sfrutta l’ambiguità tonale della terza, mentre nella melodia possiamo ascoltare anche la quinta nota blue.
Un altro importante esempio è quello rintracciabile nello standard Sweet Home Chicago, diventato ancora più celebre grazie alla presenza del brano all’interno del cult movie The Blues Brothers.
Si tratta ovviamente solo di due esempi noti, ma si possono scoprire i vari utilizzi delle note blu anche ascoltando un qualunque album di musica jazz o blues.